Keith Haring. The political line

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Il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris dedica una retrospettiva ad ampio raggio sull'artista americano Keith Haring (1958-1990). La mostra testimonierà l'importanza del lavoro di Haring, in particolare il suo contenuto profondamente "politico", evidente nelle sue opere durante tutta la sua carriera. I messaggi politici e le idee che ha comunicato non sono solo una parte della sua eredità, ma hanno avuto una reale influenza su altri artisti e sulla società. Anche se molto giovane, è stato guidato da una voglia di cambiare il mondo.
Consapevolmente e scegliendo spesso la strada e gli spazi pubblici per contattare il pubblico più vasto possibile, ha lottato instancabilmente contro il razzismo, il capitalismo, la violenza e l'ingiustizia in tutte le loro forme, con una particolare attenzione per l'apartheid in Sud Africa, la minaccia di una guerra nucleare, la distruzione dell'ambiente, l'omofobia e l'epidemia di AIDS (sieropositivo dal 1988, ha fondato una fondazione di beneficenza, per aiutare le persone colpite da AIDS e HIV).

The Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris is devoting a wide-ranging retrospective to American artist Keith Haring (1958-1990). The exhibition will bear witness to the importance of Haring's work, in particular its profoundly "political" content, apparent in his work throughout his career. The political messages and ideas he communicated were not only a part of his legacy; they have had a very real influence on other artists and on society. Even when very young, he was driven by an urge to change the world.
Consciously and frequently choosing the street and public spaces to make contact with the widest possible audience, he fought indefatigably against racism, capitalism, violence and injustice in all their forms, with a particular emphasis on apartheid in South Africa, the threat of nuclear war, the destruction of the environment, homophobia and the AIDS epidemic (diagnosed HIV-positive in 1988, he established a charitable foundation, dedicated in part to helping those affected by AIDS and HIV). 


PARIS

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Manet. Return to Venice

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Manet. Ritorno a Venezia è il titolo della mostra che la Fondazione Musei Civici di Venezia ospita dal 24 aprile al 18 agosto 2013 nelle monumentali sale di Palazzo Ducale. La mostra, che guida il visitatore tra i grandi capolavori del passato, come Le fifre (1866), La lezione (1865-1873), Le balcon (1869), Sur la plage (1873), Portrait de Mallarmé (ca. 1876), ecc , farà luce su tutta la vita artistica di Manet, con riferimenti più o meno espliciti al suo mondo privato "intricato". L'influenza di Venezia emerge immediatamente, ed è inseparabile dal coraggio con cui il pittore ha sondato l'arte contemporanea e si allontanò dalla convenzione accademica.
Sarà emozionante vedere riunite, in particolare, la Olympia di Manet (1867) – opera che lascia per la prima volta la Francia – e la Venere di Urbino di Tiziano (1538) prestata eccezionalmente dalla Galleria degli Uffizi: il dipinto che l’artista ammirò a Firenze e da cui trasse ispirazione per raffigurare la sua sfrontata “femme de plaisir”. Un confronto “storico” tra due diverse “modernità”, tra due icone dell’arte universale.

Manet. Return to Venice is the name of the exhibition the Fondazione Musei Civici di Venezia will host from 24th April to 18th August 2013 in the monumental rooms of the Doge’s Palace. The exhibition, which guides the visitor past great masterpieces, such as Le fifre (1866), La lecture (1865-73), Le balcon (1869), Sur la plage (1873), Portrait de Mallarmé (ca. 1876) etc., will shed light on all of Manet’s artistic life, with more or less explicit references to his “intricate” private world. The influence of Venice immediately emerges, and is inseparable from the boldness with which the painter probed contemporary art and moved away from academic convention.
It will be exciting to see together, in particular, Manet's Olympia (1867) - a work that leaves France for the first time - and the Venus of Urbino by Titian (1538) exceptionally loaned by the Uffizi Gallery: the painting that the artist looked Florence and from which inspiration was to represent his "femme de plaisir". A comparison between two icons of universal art.





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New Project

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IT: Inserisci un post con la tua opera nella fan page di ART post Blog (https://www.facebook.com/pages/ART-post-Blog/302230453159683?hc_location=stream), chi riceverà più "mi piace" verrà pubblicata su http://artpostblog.blogspot.it/ 

 EN: Post your work of art on ART post Blog fan page (https://www.facebook.com/pages/ART-post-Blog/302230453159683?hc_location=stream), who will have more "like" will be published on http://artpostblog.blogspot.it/

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Mark Kostabi

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Mark Kostabi è un'artista nato a Los Angeles nel 1960 da immigrati estoni. Kostabi si trasferì a New York nel 1982 e nel 1984 si fece notare come figura di primo piano nella scena artistica dell'ormai leggendario East Village. A partire dal 1987, il suo lavoro è stato esposto nelle gallerie di New York, così come in tutti gli Stati Uniti, Giappone, Germania e Australia. Kostabi ha disegnato le copertine degli album dei Guns 'N' Roses (Use Your Illusion) e dei Ramones (¡Adios Amigos!) e di numerosi prodotti come orologi Swatch, vasi di Alessi e molto altro.
Ha detto: ha detto "Dipingo figure collettive senza volto perché vorrei esprimere la paura dell'individualità nella società."

Mark Kostabi is an artist was born in Los Angeles in 1960 to Estonian immigrants. Kostabi moved to New York in 1982, and by 1984, emerged as a leading figure in the now legendary East Village art scene. By 1987, his work was widely exhibited in New York galleries as well as prominently throughout the United States, Japan, Germany and Australia. Kostabi has designed album covers for Guns 'N' Roses (Use Your Illusion) and The Ramones (¡Adios Amigos!) and numerous products including a Swatch watch, Alessi vases and much more.
He said "I paint figures collective faceless because I want to express fear of individuality in society."
 
 

artist web site
http://www.markkostabi.com/

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Michal Trpák

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Da oggi voglio dare spazio agli artisti emergenti.
Ci sono molti artisti di grande talento ma che sono praticamente sconosciuti. In rete molti di questi artisti hanno un sito oppure sono presenti nei social network, ma non è sempre facile incontrarli.
Vi mostrerò quelli che ho trovato io e potrete lasciare un commento sul Blog, su Facebook oppure su Twitter per dirmi cosa ne pensate.
Ora vi presento Michal Trpák, nato nel 1982 nella Repubblica Ceca.

From today I want to give space to emerging artists.
There are many very talented artists but which are practically unknown. On the web many of these artists have a website or are present in social networks, but it is not always easy to meet.
I'll show you what I found and you can leave a comment on the blog, on Facebook or on Twitter to tell me what you think.
Now I present Michal Trpak, born 1982 in Czech republic.






Michal Trpák web site:

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PABLO PICASSO

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La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto.
PABLO PICASSO

Painting is a blind man's profession. He paints not what he sees, but what he feels, what he tells himself about what he has seen.
PABLO PICASSO





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Gustav Klimt

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Gustav Klimt (14 luglio 1862 - 6 febbraio 1918) è stato un pittore simbolista austriaco e uno dei membri più importanti della Secessione viennese. Klimt è noto per i suoi dipinti, murales, disegni e altri oggetti d'arte.
Klimt realizza per la residenza di Bruxelles dell’industriale Adolphe Stoclet l'opera denominata "l'albero della vita". L’opera completa si compone di 3 pannelli: L’Albero costituisce la parte centrale; le altre due parti rappresentano L’Attesa e L’Abbraccio. La successione dei pannelli vuole raccontare una sorta di favola: una giovane ragazza attende il suo amato tra i rami dorati dell’albero della vita; alla fine realizza il sogno di congiungersi a lui, con passione.
Si tratta di un mosaico di marmi, corallo, pietre dure e maioliche: le raffigurazioni dei tre pannelli sono ricche di simboli che riunificano tutti i temi di Klimt: i motivi floreali, la figura della donna, la morte della vegetazione che rinasce attraverso il ciclo delle stagioni. Nel primo pannello, sotto uno degli alberi, vediamo una danzatrice che rappresenta L’ attesa. Nel secondo pannello vediamo L’albero della vita. Nel terzo pannello troviamo L’abbraccio, che si realizza nella coppia e rappresenta la riconciliazione tra i due sessi. L’oro che forma un’aureola intorno alla coppia dona all’opera grande valore, aumentando la sua preziosità.


Gustav Klimt (July 14, 1862 – February 6, 1918) was an Austrian symbolist painter and one of the most prominent members of the Vienna Secession movement.
Klimt realizes for the home of industrialist Adolphe Stoclet in Brussels opera called "the tree of life." The complete work consists of 3 panels: The Tree is the central part, the other two parties are waiting and Embrace. The sequence of panels wants to tell some kind of story: a young girl waits for her beloved among the golden boughs of the tree of life, and at last realized his dream to join him, with passion.
It is a mosaic of marble, coral, hard stones and tiles: the representations of the three panels are rich in symbols that reassembled all the themes of Klimt: floral motifs, the role of women, the death of vegetation that is reborn through the loop the seasons. In the first panel, under one of the trees, we see a dancer representing L 'expectation. In the second panel we see the tree of life. In the third panel we find the embrace, which is realized in the pair and represents the reconciliation between the two sexes. The gold that forms a halo around the couple gives the work great value, increasing its preciousness.




WIEN
ÖSTERREICHISCHE GALERIE

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Alex S. MacLean. An American photographic artist

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Alex S. MacLean (nato nel 1947) è un fotografo americano noto per le sue fotografie aeree . Le sue fotografie sono state esposte negli Stati Uniti, Canada, Europa e Asia e si trovano in collezioni pubbliche, private e università. I suoi scatti assomigliano a tele dipinte con i colori più diversi. dall'oro dei campi di grano, al rosa dei prati in fiori.

Alex S. MacLean (born 1947) is an American photographic artist who is best known for his aerial photographs. His photographs have been exhibited in the United States, Canada, Europe and Asia and are found in private, public and university collections. His pictures look like painted canvas with different colors. gold wheat fields, to pink flowers in the meadows.









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paper sculptures of Alexei Lyapunov e Lena Ehrlich

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Alexei Lyapunov e Lena Ehrlich sono due artisti russi che riescono a creare delle sculture di carta meravigliose. Il tutto è curato nei minimi dettagli riproducendo frammenti di una vita quotidiana con un pizzico di ilarità.

Alexei Lyapunov and Lena Ehrlich are two Russian artists who  can create wonderful paper sculptures. Everything is studied in detail by reproducing fragments of daily life with a touch of hilarity.






Alexei Lyapunov e Lena Ehrlich
http://peopletoo.ru

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Raffaello

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Lo Sposalizio della Vergine è un dipinto a olio su tavola (174x121 cm) di Raffaello Sanzio, datato 1504 e conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. Si tratta di una delle opere più celebri dell'artista, che chiude il periodo giovanile e segna l'inizio della fase della maturità artistica.
L'opera venne commissionata dalla famiglia Albizzini per la cappella di San Giuseppe nella chiesa di San Francesco a Città di Castello. Per quest'opera Raffaello si ispirò a un'analoga tavola che proprio in quegli anni Perugino stava dipingendo per il Duomo di Perugia, vedendola in tutta probabilità in una fase ancora intermedia, essendo terminata solo nel 1504. Tutti gli elementi risultano legati da relazioni di proporzione matematica, con un preciso ordine gerarchico. Ciò è legato all'ambiente artistico di Urbino, da cui proveniva Raffaello, abituato fin dalla giovane ai problemi di ottica e di prospettiva. Quest'opera ci mostra come l'artista andava ormai orientandosi verso la ricreazione di una bellezza intesa come ordine astratto nella rappresentazione geometrica, in cui l'artista non deve "fare le cose come le fa la natura, ma come ella le dovrebbe fare".


The Marriage of the Virgin is a painting in oil on canvas (174x121 cm) of Raphael, dated 1504 and preserved in the Pinacoteca di Brera in Milan. It is one of the most famous works of the artist, which closes the juvenile period and marks the beginning of the phase of artistic maturity.
The work was commissioned by the family Albizzini for the St. Joseph's Chapel in the church of San Francesco in Città di Castello. For this work Raphael was inspired by a similar table in those years Perugino was painting for the Duomo of Perugia, seeing in all likelihood still in a phase intermediate, being completed only in 1504. All the elements are linked by relations of mathematical proportion, with a precise hierarchical order. This is linked to the artistic milieu of Urbino, she came from Raphael, accustomed from an early problems of optics and perspective. This work shows how the artist was now moving towards the recreation of beauty as abstract order in the geometric representation, in which the artist does not have to "do things the way nature does, but the way she should do".
 
Perugino, Sposalizio della Vergine (1501-1504), Musée des Beaux-Arts, Caen



dettaglio
dettaglio

PINACOTECA DI BRERA
MILANO

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Ryan McArthur. Quote posters

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Oggi sono rapita in modo particolare dal design minimalista dell'artista Ryan McArthur, che offre alle parole di autori e filosofi come ad esempio Oscar Wilde un aspetto migliore che mai. McArthur crea delle opere semplici, sono per lo più opere monocrome e realizzate a mano. Guarda le immagini qui sotto, che sono una sorta di copertina delle citazioni di una serie di scrittori.

Today I'm particularly taken with artist Ryan McArthur's minimalist designs, which make the words of authors and philosophers like for example Oscar Wilde look better than ever. McArthur creates his simple, mostly monochromatic works by hand. Look at the images below for a peek at McArthur's works, which cover the wise quips of a range of writers.


 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 

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