ART post Blog: Pamela Rosenkranz

Pamela Rosenkranz's works borrow aesthetic tropes from Minimalist and Post-Minimalist art in the service of a multi-layered critique of consumerism, the commoditization of art, and the exaltation of individuality that has fueled both. To this end, she incorporates a diverse array of consumer products into her work, bottles of water, boxes of unessambled IKEA furniture, Ralph Lauren house paint, Asics sportsweare, soft drink, in a mannerthat dissects their marketing aura in order to redeploy it in the service of art. In Biennale Rosenkranz responds to postwar avant-gardist Yves Klein's patented, self-branded shade of vivid ultramarine, International Klein Blue (IKB). Klein spoke of his pure color had the power to draw viewers away from material concerns and towards an experience og boundlessness. At the same time, in one exhibition he displayed a series of indistinguishable blue monochrome paintings, each priced differently to reflect its uniqueness, however imperceptible. Pamela Rosenkranz's series: using JPG files of photographs of Klein's monochrome paintings, downloaded from the Internet, Rosenkranz has created large-format inkjet prints, which in their final state are effected by the contingencies inherent in all stages of digital and analog reproduction. The light conditions of the original photo, scanner settings and screen calibrations all debase the chemical perfection of Klein's trademarked color.

Le opere di Pamela Rosenkranz prendono a prestito metafore estetiche dell'arte minimalista e postminimalista attraverso cui criticare il consumismo, la mercificazione dell'arte e l'esaltazione dell'individualismo che ha da sempre alimentato entrambi. A questo scopo utilizza molti prodotti di consumo, bottiglie d'acqua, confezioni di mobili IKEA non assemblati, vernici murali Ralph Lauren, abbigliamento sportivo Asics, bevande analcoloche, dissezionando la loro aura commerciale per reimpiegarla al servizio dell'arte. In Biennale l'artista presenta una serie di opere che dialogano con l'International Klein Blue (IKB), una tonalità di blu oltremare intenso, sviluppata e brevettata nel dopoguerra dall'artista Yves Klein. Klein affermava che questo colore avesse il potere di distogliere dalle preoccupazioni materiali, tuttavia nel 1957 presentò una serie di dipinti monocromi blu, indistinguibili e venduti a prezzi diversi, per sottolineare l'impercettibile unicità dell'opera d'arte.
La serie di Pamela Rosenkranz: partendo da file jpg riproduce i monocromi di Klein scaricati da internet, e crea stampe a getto d'inchiostro di grande formato. Le condizioni di luce, le impostazioni dello scanner e la calibrazione dello schermo sviliscono la perfezione chimica del colore di Klein.